Analisi settimanale al 28 Ottobre 2005
Pivot Supporti: 32.000 - 31.700
Pivot Resistenze: 32.400 - 32.800
Tiene l’ultimo supporto indicato in questa rubrica per la scorsa ottava, nell’ambito della quale il derivato si è mosso così come avevamo previsto. Vale a dire abbiamo assistito ad un inizio di settimana che ha mostrato un rimbalzo, questo è stato caratterizzato da un corto respiro, visto che l’azione dei prezzi ha poi segnato un nuovo repentino calo sino a 31.770 per poi andare a chiudere ai 32.285 nel corso dell’ultima seduta di ottava. Qui la lotta tra venditori e compratori è stata violenta e molto contrastata, quasi a voler indicare che i livelli di ribasso raggiunti (specie per alcuni titoli del sottostante) erano sufficienti per orientare gli operatori a riaprire posizioni rialziste, si tenga infatti conto che la seduta del 27 è la peggiore degli ultimi cinquanta giorni di Borsa aperta e non la seduta di fine ottava. Peraltro gli stessi istituzionali che hanno subito il ritracciamento hanno incrementato le posizioni.
Un dato avvalora questa considerazione, se viene presa in esame una trendline di lungo termine (vedi grafico), il cui nascere viene ad essere identificato a fine aprile 2004: i minimi relativi di questo ottobre dovrebbero essere quelli peggiori possibili in questo scenario, pur se avevamo indicato un possibile livello a 30.500 punti. Resta nuovamente da sottolineare che i prezzi sono ancora sotto la media a 200 giorni, laddove il nostro monitoraggio del rapporto tra media primaria contro derivato indica un –1% dal +0,1% della scorsa settimana, di per se esplicativo; ciò, come detto, lascia nel dubbio se si sia in fase di un cambio della tendenza di fondo o se lo storno è stato solo l’occasione per scaricare l’ipercomprato che regnava sul mercato fino ad inizio mese.
Intanto possiamo registrare l’annunciato incrocio ribassista della media a 21 giorni contro la 65, il cambio di polarità è ancora indicativo di un ribasso in atto che perdurerà, accrescendo le possibilità di una fase di consolidamento che necessariamente durerà per qualche tempo, tenendo inoltre conto che la 200 giorni rallenta, ma non inverte la propria tendenza pur se in fase di appiattimento. Sotto l’aspetto grafico abbiamo ribadito che i 34.000 punti restano il livello da traguardare in caso di recupero stabile dei 32.800, ma gli strumenti di analisi devono confermare i primi segnali di ripresa che si colgono dagli strumenti tecnici, specie nei valori in eccesso: ad esempio dall’Rsi si sono avute un paio di indicazioni con le sedute del 24 e del 28 ove l’indicatore ha bucato dal basso la linea dei 30 punti, chiudendo ad un valore di 31,87, ciò indica un segnale buy che rappresenta al momento sola l’uscita dall’area di ipervenduto di breve.
Altre indicazioni possono essere sottolineate ad esempio con riferimento al Momentum, che dopo aver segnato un minimo relativo a 92,55 (19 ottobre) va a chiudere a 96,30, in merito avevamo già evidenziato la possibile ripartenza; il Sar anch’esso ha mostrato un ripensamento nel sell di inizio mese, avendo cambiato segno per una sola seduta, precisamente quella del 26, per poi ritornare venduto con un reverse ora previsto a 32.970 già da due sedute, valore teoricamente raggiungibile anche a breve; buy per la seduta del 24 dallo Stocastico, ma va ritenuto un segnale che necessita di una conferma in considerazione del calo dell’indicatore a fine ottava; la trade zone degli indicatori direzionali, citata nella scorsa nota, rimane tale con –Di e +Di che continuano nel loro allontanamento mentre ADX ed ADXR ampliano l’incremento della loro ascesa, 40 e 33 i rispettivi valori.
Il nostro technical outlook per la settimana muta sul breve dalla condizione oversold ad una fase neutral; su medio e lungo termine la preannunciata fase bearish è oramai in atto, ma ribadiamo quanto sia rilevante il livello 33.800 per tale valutazione specie sul medio termine. La volatilità, chiaramente, permane estremamente alta nel raffronto con la propria media mobile a dieci giorni, mentre i volumi evidenziando ancora una condizione midly bearish, continuando ad mostrare un moderato flusso di denaro in uscita dal mercato che riteniamo possa rientrare presumibilmente sin dalle prime sedute della prossima settimana.