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13/03/2006
CURARSI DA SE' CON METODI NATURALI
MAL DI TESTA - EMICRANIE - CEFALEE
Molti avranno certamente già scoperto l'importanza del rapporto con il proprio corpo, infatti noi stessi spesso permettiamo a cause esterne, di "aggredirci" e di farci male. Per questo motivo, possiamo interrompere il flusso di questi non graditi messaggi e per farlo abbiamo a disposizione soprattutto la volontà e la coscienza che ci possono aiutare. La comunicazione, mezzo insostituibile, può perciò diventare a volte un veicolo che percorre strade sbagliate, ma noi possiamo far sì che proprio la comunicazione, con il nostro corpo prima e l'ambiente circostante poi, sia il mezzo da utilizzare per raggiungere il benessere che desideriamo.
Curarsi con la riflessoterapia Per aiutarsi a vincere il male alla testa, quando questo è molto forte si può ricorrere ad effettuare brevi massaggi sulle zone riflesse di entrambe le mani, lontano dalla digestione, massaggiando tutte le prime falangi complete delle dita, secondo questo metodo: - Poggiate il vostro pollice sinistro all'interno della terza falange dell'indice destro e con il polpastrello del pollice massaggiate per almeno 5 minuti tutta la punta del pollice fino alla'inizio della nocca, - proseguite con tutte le altre dita della stessa mano, per soli 3 minuti, - ripetete la stessa operazione con l'altra mano, - l'operazione completa occuperà quasi 40 minuti e potrà essere ripetuta anche 3 volte al giorno, per tutto il tempo che si ritiene di dover intervenire.
L'autoguarigione, mediante il respiro e la visualizzazione. Sistematevi molto comodamente, eliminando le luci forti ed i suoni violenti, chiudete gli occhi e poi procedete in questo modo: - inspirate profondamente dal naso, trattenete il respiro per alcuni secondi ed espirate profondamente dalla bocca, facendo fuoriuscire più aria possibile, - continuate così, finché avrete assunto un buon ritmo respiratorio, poi passate alla fase successiva, - a occhi chiusi, visualizzate l'interno della vostra testa, nel punto colpito dal dolore, cercando di immaginarlo come se vi fosse una centralina di cavi elettrici che nel punto di incontro di sono sfilacciati ed emettendo scariche elettriche producono il dolore di cui siete sofferenti, - visualizzate due abili mani che sostituiscono i fili elettrici scoperti, con altri perfettamente isolati e man mano che questo accade, anche le scariche elettriche diminuiscono e con esse il dolore si attenua, fino a comparire, - ripetete l'esercizio anche più volte al giorno, se ne avete la possibilità, per tutti i giorni necessari alla scomparsa dei sintomi, ma soprattutto in presenza di una forma persistente, non trascurate di rivolgervi al medico che potrà aiutarvi prima di tutto nella realizzazione di una corretta diagnosi e poi per l'utilizzo di terapie adatte alla patologia di cui siete sofferenti.
Questa differente angolazione di approccio della malattia è dovuta al fatto che la medicina naturale considera l'uomo come soggetto da curare e non affronta direttamente la malattia, cercando di risolvere in modo olistico i problemi esistenti. Infatti ciascuno, inevitabilmente, chi più e chi meno, è psico-somatico, il che significa che ogni processo mentale o psicologico rischia di diventare un processo fisico e patologico. Le emicranie in genere, sono fra le prime patologie frutto di questo meccanismo, che è difficile controllare e risolvere, meglio quindi avere la possibilità di ricorrere a più terapie, da mettere in pratica, anche in contemporaneità alle cure mediche che state facendo. Il risultato minimo che otterrete è senza dubbio legato alla diminuizione del dolore e soltanto chi soffre di male alla testa, sa quanto già questo, sia importante.
Curarsi con l'auto-pranoterapia Il metodo da seguire è il seguente: - ponete entrambe le mani aperte in forma avvolgente sulla testa, ad una distanza di pochi centimetri da essa, nella zona colpita, - roteate entrambe le mani, molto lentamente facendo in modo che coprano pian piano tutta la superficie del capo, dalla parete frontale alla nuca, - procedete in questo modo per almeno 15 minuti - il trattamento può essere fatto anche 3 volte al giorno, distanziandolo da alcune ore (per esempio al mattino, nel primo pomeriggio ed alla sera), per tutto il tempo necessario a far scomparire la fase dolorosa.
Curarsi con la cromoterapia Se il dolore al capo è eccessivo sino ad obbligarvi a cessare ogni attività potete ricorrere a un foulard bleu o azzurro intenso, con cui avvolgervi il capo e potendolo fare, andate ovviamente a riposare, ma dovete tenere una luce meglio se tenue e non diretta agli occhi (potete ricorrere a quelle mascherine che si trovano in farmacia) che permetta alla vibrazione cromatica del foulard bleu di funzionare. I colori al buio totale sono inattivi. Il colore è effetto della radiazione solare che è la fonte primaria della luce. Una lampadina ne è il riflesso minore, ma è come un piccolo sole. - Se il dolore è troppo forte da impedirvi il riposo, ricorrere anche all'ausilio di una lampada bleu, anziché bianca, aumenterà il potenziale terapeutico. come dal seguente esempio: - sdraiatevi molto comodamente davanti al comodino su cui avete posto l'abatjour da utilizzare, mantenendo dalla fonte luminosa una distanza non inferiore ai 50 cm. ed irradiate la superficie del capo su cui già avete avvolto il foulard azzurro, per almeno 30 minuti, - l'intervento può essere ripetuto anche tre volte al giorno, distanziando di alcune ore gli interventi fra loro. Per ottenere un maggior risultato, ricorrete a una federa o alle lenzuola azzurre, da usare in aggiunta ad altre terapie, ma in questo caso è necessario dormire con almeno una luce, anche soffusa accesa, perché senza luce, la cromoterapia è impossibile. (per riposare lo stesso, basta una fascetta per coprire gli occhi).
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